24 E 25 GIUGNO BLOW UP CAFE' CAMPOBASSO
VENERDÌ 24 E SABATO 25 GIUGNO 2022.
Blow up Cafè -centro culturale EX ONMI
CAMPOBASSO via Guerino D'Amico
BLOW ART VII - "PASOLINIANA"
Ritorna l'attesissimo appuntamento annuale con il Festival dedicato all'arte ed alla cultura!
Fotografie, installazioni, poesie, documentari, musica a tema e molto altro in questa settima edizione di "Blow Art", organizzata e concepita per omaggiare i 100 anni di Pier Paolo Pasolini in collaborazione con Massimiliano Sprovieri, Maurizio Oriunno, Marisa Pia Boscia, Michele Montano, Mariagrazia Colasanto, Lello Muzio, Giovanni Rosa, Simone Di Niro, Rossella Menotti, Anna Minicucci, Peppe Di Iorio, Francesco Vitale (Incas Produzioni), Centro Culturale ex ONMI.
Venerdì 24 giugno 2022.
Apertura ore 19.00 con esposizione della collettiva fotografica.
19.30 letture di Rossella Menotti e Anna minicucci.
20.30 proiezione docu-fim sala cinema Alphaville :
La meglio gioventù di Michelangelo Ricci
Durante la serata, DJ set musicale, danze e altre sorprese.
Sabato 25 giugno 2022.
Apertura ore 19.00 con esposizione della collettiva fotografica.
19.30 letture di Rossella Menotti e Anna minicucci.
Durante la serata, DJ set musicale, danze e altre sorprese.
PRIMA PARTE DELLA PASOLINIANA
ROSSELLA MENOTTI LEGGE PASOLINI, IL SUO INTERVENTO |
FOTO IN B/N MICHELE MONTANO
SECONDA PARTE
le opere in mostra:
MICHELE MONTANO
La scomparsa delle lucciole
di Mariagrazia Colasanto e Michele Montano
Nel criticare duramente le politiche clientelari e corrotte della dc, Pasolini ricorre alla metafora delle lucciole. Insetto gentile e delicato che con la sua presenza ci conferma salubrità e mancanza di inquinamento. Il vuoto politico e culturale creato dalla condotta lontana dalla cura del bene comune degli uomini al potere, crea l’appiattimento sociale nel paese, fa scomparire le potenzialità creative e culturali che vengono dal basso.
L’industrializzazione e quel potere coatto, dimostrato dalla logica del consumo, innescano e realizzano una mutazione che nel breve periodo si radicalizza e sconvolge profondamente la “coscienza” del popolo italiano.
Ecco la scomparsa delle lucciole, il degrado culturale, l’amplificarsi di quella subalternità subita dalle masse che inconsciamente la coltivano immergendosi nella società mercantile del consumo.
Immaginiamo Pasolini contrapporsi a tutto ciò con una spiritualità universale che si esercita ponendosi in armonia con l’esistente; una socialità bassata su mutualità ed onestà; una serenità e gioia presa da momenti di ilarità e divertimento.
di Mariagrazia Colasanto e Michele Montano
Nel criticare duramente le politiche clientelari e corrotte della dc, Pasolini ricorre alla metafora delle lucciole. Insetto gentile e delicato che con la sua presenza ci conferma salubrità e mancanza di inquinamento. Il vuoto politico e culturale creato dalla condotta lontana dalla cura del bene comune degli uomini al potere, crea l’appiattimento sociale nel paese, fa scomparire le potenzialità creative e culturali che vengono dal basso.
L’industrializzazione e quel potere coatto, dimostrato dalla logica del consumo, innescano e realizzano una mutazione che nel breve periodo si radicalizza e sconvolge profondamente la “coscienza” del popolo italiano.
Ecco la scomparsa delle lucciole, il degrado culturale, l’amplificarsi di quella subalternità subita dalle masse che inconsciamente la coltivano immergendosi nella società mercantile del consumo.
Immaginiamo Pasolini contrapporsi a tutto ciò con una spiritualità universale che si esercita ponendosi in armonia con l’esistente; una socialità bassata su mutualità ed onestà; una serenità e gioia presa da momenti di ilarità e divertimento.