lunedì 6 giugno 2016

CIVITACAMPOMARANO - IL CASTELLO ANGIOINO

Foto da internet
Tra i feudatari che ne ebbero il possesso si ricorda Paolo di Sangro, che lo ottenne da Alfonso d'Aragona come ricompensa per aver disertato l'esercito di Antonio Caldora il quale ostacolò in ogni modo Alfonso d'Aragona nella conquista del Regno di Napoli. A memoria del tradimento è ancora lo stemma sulla facciata principale: un grifone sostiene uno scudo con i gigli angioini capovolti.
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                                                                      foto da internet
Descrizione :
Si erge con i due torrioni nella parte alta del paese, strettamente connesso con le strutture abitative che si distribuiscono sui suoi lati, fatta esclusione di quello meridionale che affaccia su rocce a strapiombo.
La pianta è quasi quadrata; sul lato occidentale, che è la fronte posteriore, sono due torrioni cilindrici angolari, la cui parte inferiore è a scarpa, quella superiore è cilindrica con coronamento a sporgere su serie di archetti pensili. Questo coronamento continua anche sulla cortina muraria, un po' più in alto; la parete su questo lato, nella parte alta, presenta un loggiato di sei arcate a tutto sesto. Questo elemento, di gusto rinascimentale, rispondente alla necessità di affacciarsi all'esterno, fu inserito in un secondo momento nella muratura che originariamente era continua e compatta. Il lato orientale presenta lo stesso motivo decorativo ad archetti pensili; su questo lato è situato l'ingresso, ad arco, decentrato verso sinistra e preceduto da un ponte di dodici gradini. Mancano qui i due torrioni che si trovano sul lato opposto; c'è un piccolo torrione all'angolo nord-est.
ingresso dal cortile interno - foto Massimiliano Sprovieri



    di alcuni studiosi opera cinquecentesca di Pirro Logorio, che operò per la famiglia Carafa.


 foto Massimiliano Sprovieri
                                                   sotterranei

porte
foto Massimiliano Sprovieri

stanze - foto Massimiliano Sprovieri
Il castello di Civitacampomarano è stato dichiarato monumento nazionale con Decreto Ministero Beni Culturali del 2 maggio 1979. Acquistato dallo Stato nel marzo del 1988, preso in consegna nel 1996, è stato restaurato negli anni 2000-2005 dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Molise. L’origine del castello è incerta: l’attuale conformazione risale al dominio di Carlo d’Angiò, secolo XIV, trasformazione di un più antico insediamento fortificato della metà del XII secolo. Le famiglie che si sono succedute nel dominio del feudo, e quindi nella proprietà del castello: Marchisio, del Balzo, Durazzo, Marzano, Zurlo, di Sangro, Carafa , Ferri, d’Avalos e Mirelli.

finestre - foto Massimiliano Sprovieri

le cantine - foto Massimiliano Sprovieri

feritoie - foto Massimiliano Sprovieri

percorsi - foto Massimiliano Sprovieri


ingresso principale -foto Massimiliano Sprovieri
 Nel salone del Castello il 21 novembre 1450 venne firmato il contratto di matrimonio, concordato nel 1447, tra Cola Monforte e Altabella Di Sangro, figlia di Paolo e di Abenante degli Attendoli, zia di Francesco Sforza duca di Milano: nello stesso anno Cola Monforte divenne signore di Campobasso e di molti altri feudi. Da Altabella Cola Monforte ebbe due figli Angelo e Giovanni; ma nell’agosto del 1465 la uccise a Mantova, dopo aver appreso del suo adulterio.


 Il tradimento un vizio di famiglia? … da qui la leggenda locale che vuole il fantasma ancora tra le mura del Castello


cortile interno - foto Massimiliano Sprovieri
                                
                            

http://www.francovalente.it/2009/07/30/il-castello-di-civitacampomarano-paolo-di-sangro-sua-figlia-altabella-e-il-conte-cola-di-monforte/


TUTTE LE FOTO SONO STATE SCATTATE CON UNA NIKON D200, TRANNE QUELLA DEI SOTTERRANEI E LE DUE PRESE DA INTERNET

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